Quando si parla di trattamento delle acque reflue ci si riferisce ai processi con cui le acque degli scarichi vengono trattate per essere depurate da agenti esterni sia di origine organica che di origine industriale o urbana. In ambito civile, urbano e industriale si utilizzano gli impianti di depurazione, si tratta in pratica di una serie di vasche adibite al passaggio delle acque per il progressivo trattamento. In questo tipo di impianti si vanno a differenziare sopratutto le acque e i fanghi. Ogni depuratore ha una sua capacità, un valore che viene definito in fase di progettazione come carico organico e idraulico.
Fisicamente per il trattamento delle acque si distinguono trattamenti chimico-fisici, trattamenti di filtrazione meccanica e trattamenti biologici naturali. Tra i trattamenti naturali che rispettano l’ambiente e l’ecosostenibilità di un sistema per il trattamento delle acque reflue troviamo i sistemi di fitodepurazione. Con questo tipo di sistema gli scarichi di acque reflue vengono trattati senza l’utilizzo di agenti chimici sfruttando i naturali processi di depurazione di specifiche specie di piante e microrganismi. Attraverso la fitodepurazione si riproduce l’autodepurazione tipica delle zone umide e degli ambienti acquatici, un trattamento conosciuto ed utilizzato sin dall’antichità che oggi ritorna molto attuale sopratutto nei progetti per la salvaguardia dell’ambiente.